giovedì 10 febbraio 2011

L'eleganza della Lepre

Il lavoro era cominciato nel migliore dei modi, con tanto divertimento e il senso di libertà di chi si sente a proprio agio con la materia trattata. Ma visto che si era deciso di procedere per "strade comiche", anche la scelta dell'alterego in armatura di Bagi doveva muoversi in quella direzione. Se Nebbioso era tarchiato e panciuto, oltre che apparire tutt'altro che un ragazzino, il secondo Saint della nostra storia doveva essere il suo opposto, in una contrapposizione che avevamo pensato dovesse richiamare a coppie celebri come Stanlio e Ollio. Bagi doveva essere agile e atletico, accattivante per la fascia "meno rozza" del pubblico dei cavalieri. Ma quale costellazione affiancare al suo personaggio?
Se il "Cavaliere di Winnie the Pooh" poteva essere l'Orsa Minore, bisognava affidare al carattere di Bagi un altro personaggio della serie Disney, cercando tra le costellazioni non utilizzate nelle varie trasposizioni di Saint Seiya.
Per i fan della serie, la questione non è nuova. Le costellazioni moderne sono riconosciute come ottantotto e non tutte le cloth a loro corrispondenti sono apparse nel manga. Il discrimine è stato certamente di ordine pratico, perché gestire ottantotto personaggi sarebbe stato impossibile, se si cerca di mantenere una narrazione fluida. C'era poi una questione di fascinazione: Pegaso, Andromeda, Fenice, sono tutte figure che richiamano a un mito, a una tradizione corrispondente, ma che evocano anche immagini affascinanti e quindi facilmente sfruttabili per creare un intreccio e una caratterizzazione dei personaggi. Ma si poteva dire lo stesso della "Macchina pneumatica" o del "Bulino"? Masami Kurumada, autore della serie, decise quindi di pescare tra le figure evocative, ma man mano che la narrazione avanza, si assottiglia il parco delle costellazioni che rispondono ai requisiti di cui sopra e il maestro decise quindi di mettere mano a quelle che vengono definite "costellazioni obsolete", come Cerbero.
Le costellazioni obsolete sono configurazioni create dagli astronomi del passato che non sono state riconosciute dall'Unione Astronomica Internazionale per diversi motivi. Molte di queste sono esistite per lunghi periodi di tempo, in molti casi perfino per secoli, e quindi hanno tuttora una grande importanza storica e si possono ancora trovare sulle più vecchie carte stellari. Altre, neanche troppo in maniera infrequente, hanno avuto vita breve e create solo per arruffianarsi i favori di potenti e sovrani , come "le Glorie di Federico", risalente al 1787 e intitolata al re Federico II di Prussia da Johann Bode.
A queste premesse si aggiungono altri fattori che complicano decisamente i riferimenti. La serie di anime e gli OAV proposti nel corso degli anni hanno più o meno dichiaratamente utilizzato molte delle costellazioni che non erano apparse nel manga (c’è chi li chiama filler) e c'è stato chi aveva cercato di affiancare a ogni personaggio, anche all'ultimo dei secondari, una formazione stellare: per cui Shadir, secondo l’adattamento italiano Cavaliere d’Acciaio del Cielo, è stato identificato con l'Uccello del Paradiso; Medusa, sgherro di Morgana, è stato affiancato alla costellazione di Eridano. Questa operazione, spesso del tutto arbitraria, è stata ripudiata da molti dei fan più ortodossi della seria, ma certamente ha aperto nuovi orizzonti ai produttori di Fan Fic e Fan Art, tanto che Marco Albiero deve molta della sua iniziale fortuna a un'operazione di catalogazione e realizzazione dei cloth non ufficiali.
Nel nostro caso abbiamo sposato la teoria che vede solo il manga e dell’ipermito, l’enciclopedia di Saint Seiya, come riferimenti validi, e ci siamo divertiti a cercare corrispondenze tra i personaggi della serie di Pooh e le costellazioni non utilizzate. Ecco così venire alla luce Bagi della Lepre.