mercoledì 27 aprile 2011

Un’altra curiosità da fan


Terminato il Lost Canvas, nelle scorse settimane si discuteva di quanto, all'interno di Saint Seiya, fosse viva la fama della forza dei Silver Saints, ma anche di come, per contro, molti di loro sono fossero stati eliminati con facilità disarmante nella serie classica. Nell'opera disegnata da Shiori Teshirogi, poi, i guerrieri della Casta d'Argento fanno anche delle figure peggiori, salvo rari casi.
Viene da chiedersi da dove proviene tutta questa aura di invincibilità con cui li ha dipinti Kurumada e se non sarebbe forse il caso di rivalutarli, facendo del "Gaiden"di cui si è cominciato a vociferare un’operazione simile a quella che Episode G dovrebbe fare con i Gold.
Naturalmente le speranze di noi fan sono state prontamente disilluse dalla notizia che questo nuovo capitolo della saga dei cavalieri dello zodiaco dovrebbe essere una sorta di nuovo prequel incentrato su Gold del diciottesimo secolo e molti insistono col dire che il problema su una serie incentrata sui Silver sta nella difficolatà di gestire personaggi solitamente tuttalpiù abbozzati e spesso mal caratterizzati. Argomenti come questo tendono a generare elucubrazioni lunghe e spesso sterili, per cui, per tornare nel nostro ambito, credo sia più utile fare un esempio concreto, descrivendo il lavoro fatto con il Silver di Perseo.
Se ne è parlato in lungo e in largo, specie dall'avvento del Lost Canvas, dell'impossibilità che un Saint di qualsiasi livello possa affidarsi a un solo colpo segreto. Per l'arcinota regola che "visto una volta non funge più", i nostri beniamini devono per forza poter correre ai ripari con gli avversari più potenti. pena, la morte.
A questo si aggiunge che nel manga classico, Perseo è noto come il Silver più forte presente al Santuario (sto parafrasando). Visto che non ci è dato sapere il motivo specifico a cui è dovuta tale fama, possiamo solo fare supposizioni. Una delle possibilità potrebbe essere legata allo scudo di Medusa, arma letale e quantomai mitica. Ma lo scudo non può essere classificato come "tecnica", quanto non lo è, per esempio, la lancia di Crisaore tra i Marine.
Che il valore di Perseo come cavaliere sia legato al Ras Al-Guhl Gorgonio, mi pare un po' ridicolo. È una tecnica illusoria paragonabile a quella di Cani da Caccia. Quindi niente di eclatante.
Viene da pensare che ci sia qualcosa di cui non ci hanno detto. Magari a un colpo diretto, visto che Argol non ne ha uno vero e proprio, magari a un "colpo proibito", rischioso da eseguire, perché altrimenti lo avrebbe sfruttato con i Bronze, quando si è visto nei guai.
Frugando nel mito di Perseo, si trovano i doni che gli sono stati fatti dagli dei. Atena gli ha regalato uno scudo tanto lucido da risultare come uno specchio e su cui poi, secondo alcune leggende, lui attaccherà la testa di Medusa (secondo altre, la dea porterà il capo della Gorgone appeso all'armatura, come un simpatico monile. Così confezionata, l'armatura denominata Egida, renderà terrificante e invincibile la nostra amata divinità).
Le ninfe doneranno al figlio di Danae dei calzari alati e un "elmo di Hades", che lo rende invisibile. I calzari li vediamo replicati come "alette" nei gambali dell'armatura, e possiamo interpretare la loro presenza come una particolare velocità del Silver (di cui però non ho trovato traccia nel manga) o nel prodigioso salto che è parte integrante del Ras Al-Guhl Gorgonio. L'elmo non è citato, forse in quanto restituito, ma non ho trovato una fonte sicura.
Infine Hermes, o Mercurio che dir si voglia, gli regala "un pugnale ricurvo, che era stato usato per uccidere i titani", tanto forte da poter fendere le squame del mostro dalla chioma serpiforme . Di questa arma non ci sono molte notizie, che io sappia. L'unica arma ricurva usata nella Titanomachia è la falce di Zeus, ipotesi confermata da alcune versioni del mito che parlano di un falcetto. Al Perseo mitologico potrebbe quindi essere stata data in prestito la falce che era appartenuta a Crono (in prestito, infatti poi l'ha resa a Hermes).
Partendo da questo presupposto, ho fatto un altro ragionamento: con le dovute modifiche ed eccezioni, i colpi dei Gold Saints sono "belle copie" delle tecniche usate da Silver e Bronze (vedi, in riferimento, il rapporto Lighting Plasma-Pegasus Ryuseiken e Lighting Bolt-Pegasus Suiseiken). Nessun Saint ha però qualcosa di paragonabile a Excalibur, nemmeno con effetti più lievi.
"La Falce di Titano" nasce quindi dall'unione di questa incongruenza (per quanto sia ribadito che il colpo del Capricorno è unico in quanto dono di Atena), con le favole mitologiche. Un colpo che possa replicare Excalibur, anche se in forma ridotta, per un numero limitato di volte e con una lunga preparazione, simile a quella del Photon Burst, ma che sia manifestazione di una "lama ricurva". Per questo Perseo non cerca di colpire direttamente Steno, ma le arriva alle spalle, cosciente della minore velocità del colpo e della sua minore efficacia. La Gorgone non si pone comunque il problema che un colpo di ritorno possa ferirla: per quanto potente possa essere la tecnica del Silver, lei è comunque immortale. La sicumera di Steno la porta quindi alla sconfitta: la falce di Crono rappresenta il tempo, un suo colpo può troncare anche la vita di un immortale.
Avrebbe potuto pararlo? Non credo, ma schivarlo lo ha schivato, anche se ha potuto gioire per poco. “La falce di titano” è forte quanto Excalibur? No. è più lenta. Può essere usata un numero limitato di volte, perché richiede un cosmo da Gold Saint e Algor lo raggiunge solo per un attimo e con grande concentrazione.
Ok. Sono stato prolisso, ma mi pare di aver detto tutto.

 L'immagine che vedete, al solito, è del bravissimo Gabriele Bagnoli detto Bagi. Adoro questa scena, per quanto nel fumetto poi non sia stata usata, per questioni di spazio...

domenica 10 aprile 2011

E noi seguiamo te...

Ok. è passato un po' di tempo dall'ultimo post. Poco male: evito di farvi un riassunto noiosissimo e continuo con il mio ilo logico, come se il discorso non si fosse mai interrotto.

Una volta che i nostri personaggi principali erano pronti, ci siamo resi conto che non volevamo svuotare della sua vena epica il nostro fumetto preferito, ma i Saint da noi ideati erano troppo….buffi per essere credibili come eroi fin da subito. Ci serviva un tres d’union con la saga classica, un Christopher Robin che guidassi l’orso pasticcione e il leprotto agitato. Proprio per restare in linea con la similitudine di cui sopra, abbiamo cercato un cloth che “restasse in forma umana” anche da totem (Cefeo, Eracle, Andromeda, ma anche Orione e Ofiuco) e che magari avesse un ruolo da leader, magari in un mito celebre. Ma la cosa che alla fine fede maturare la decisione fu una curiosità prettamente da fan: al Santuario si parla della forza ineguagliabile dei Silver Saints e il campione fra di loro viene additato come Perseo. La domanda è: ma perché? Cos’avrà fatto per guadagnarsi tale fama? Non basta certo lo scudo della Medusa, che è sì terribile, ma non rappresenta certo una forma attiva di attacco e non dà quindi manifestazione della forza di Argol. Si apriva una nuova sfida, ma intanto avevamo deciso chi era il terzo personaggio della nostra serie: Argol Di Perseo.